Serranu si accosta perfettamente a pietanze sapide, ricche e succulente come: arrosti allo spiedo o alla griglia di carni rosse anche particolarmente marezzate di grasso, agnello, capretto, maialetto e con le tipiche specialità sarde a base di interiora di agnello (cordula e trattalia). Con anatra e faraona farcite e cucinate arrosto in forno statico o meglio in forno ventilato. Con selvaggina cucinata in tegame e con formaggi stagionati ottenuti da latte ovino, caprino o vaccino.
Mi sono armato di cavatappi a lamelle per maggior sicurezza, anche se non avevo dubbi di trovarmi di fronte a un vino ancora in perfette condizioni, infatti, il tappo è perfetto. Verso il vino in un calice ampio per grandi vini rossi e subito il colore si manifesta di un rosso rubino cupo senza un minimo di decadenza, un colore che fa subito pensare ad una beva fresca. Solo due roteazioni al vino nel bicchiere, l’avvicino al naso ed è subito un’esplosione di profumi maturi di frutti rossi e neri del sottobosco, confettura di marasche, petali di rosa appena leggermente appassiti, tabacco, cuoio, legnetto di liquirizia, cioccolato amaro ed erbe officinali. Passo a sentire subito se anche in bocca si manifesta con tutta questa prevedibile longevità e infatti, non si smentisce. Un ingresso caldo, morbido, fine, elegante e austero. Un corpo pieno di sapidità e ancora fortemente ricco di mineralità che regala ancora sensazioni di piccantezza in tutta la cavità orale. Serranu è decisamente un vino longevo e muscoloso che riconferma nell’analisi retrolfattiva, per di più amplificate, tutte le sensazioni percepite all’analisi olfattiva. Serranu chiude la degustazione con una persistenza aromatica intensa e un fin di bocca pulito e asciutto.
Professionista da 45 anni nel settore enogastronomico:
• Maestro Sommelier Enogastronomo Esperto Degustatore
• Analista Sensoriale degli Alimenti e delle Bevande
• Docente di enogastronomia e di analisi sensoriale degli alimenti
• Relatore, scrittore e critico enogastronomico
• Giornalista Enogastronomo (Tessera n° 087289 dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti (ROMA)
• Commissario degustatore nei concorsi enologici e gastronomici
regionali, nazionali ed internazionali.