Trent’anni di MGM: record di fatturato da zero a 120 milioni di euro.
Si sono svolti a Priocca i festeggiamenti per i 30 anni di MGM, azienda fondata da Alfeo Martini, creatore del gruppo Mondodelvino. Martini, in un talk guidato dal giornalista del Corriere della Sera Luciano Ferraro, ha ripercorso un lungo cammino dalla reinterpretazione dei grandi vitigni autoctoni in chiave internazionale alle strategie seguite.
“Agli inizi degli anni ’90 l’impressione era quella che gli unici vini apprezzati dal mercato internazionale fossero quelli sudamericani, sudafricani e australiani. Vini provenienti da climi caldi, che mi hanno ispirato la suggestione di verificare se anche nelle aree vitivinicole dell’Italia meridionale fosse possibile concepire dei vini per il gusto internazionale, valorizzando il timbro e la tipicità di vitigni quali il Montepulciano d’Abruzzo, il Primitivo, il Nero d’Avola”. Un’idea vincente che, di fatto, ha aperto nuovi canali e mercati alla vitivinicoltura italiana ed ai vitigni autoctoni diventando protagonisti dei mercati internazionali. Un cambiamento storico, racconta Alfeo Martini “reso possibile grazie ad un pool di enologi italiani e stranieri che, guidato da Gaetane Carron arrivata in Italia dalla cantina cilena di Concha y Toro, reinterpreta in chiave moderna questi grandi vitigni autoctoni”.
Una visione avveniristica per i primi anni ’90 che cambia il destino di intere aree viticole del Paese e si rafforza grazie all’innesto su un modello di business improntato al mercato radicalmente diverso da quello diffuso nel settore di quegli anni. “In quegli anni – ricorda Martini – la filosofia dominante era quella per cui prima si fa il vino e poi si cerca di venderlo. Noi abbiamo invertito la relazione: prima abbiamo indagato cosa voleva il consumatore e poi siamo tornati in vigna abbiamo cercato di concepire vini in grado di soddisfare quei gusti raccontando i nostri territori e i grandi vitigni italici allora sconosciuti ai mercati”. Cambiando, di fatto, l’approccio al mercato e il futuro di interi territori.
Una filosofia di profondo rispetto per i territori che mira a rivedere l’impianto produttivo in vigna e in cantina, lavorando con rigore in tutta la filiera, per ottenere vini di carattere internazionale.
Un percorso e tante scelte innovative che hanno portato MGM evolutasi poi nel gruppo Mondodelvino ad una crescita record di fatturato fino a 120 milioni di euro in 30 anni.
Oggi si affronta una nuova sfida con il progetto di sviluppo interpretato dall’adesione alla proposta del fondo Clessidra che – dopo l’acquisizione dell’azienda Botter – e che punta a creare con Mondodelvino un gruppo da 450 milioni di euro di fatturato. “Abbiamo deciso di investire nel mondo del vino – ha detto l’AD del fondo Andrea Ottaviano nel corso del talk condotto da Luciano Ferraro – perché crediamo ci siano margini di crescita in mercati che chiedono qualità, servizio e prezzo. La sinergia creata dal fondo Clessidra tra Botter e Mondodelvino punta ad uno sviluppo industriale vitivinicolo senza precedenti nel nostro Paese, un’operazione, siamo convinti, che farà bene a tutto il sistema del vino italiano”.
Per festeggiare questi trent’anni, MGM ha selezionato tre etichette della linea Itinera: un Pinot Grigio delle Venezie DOC, un Montepulciano d’Abruzzo DOC e un Primitivo Salento IGT. Una scelta identificativa del lavoro portato avanti dagli enologi “alla ricerca del meglio” tra i vigneti d’Italia rivolti al consumatore internazionale.
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Andrea Campurra:
Socio fondatore di Epulae Sardegna, mi occupo di internazionalizzazione di aziende e di organizzazione di eventi dell’agro-alimentare in Italia e all’estero da oltre 20 anni.
Giornalista iscritto all’Ordine Nazionale del Giornalisti e alla FIJET, sono anche presidente del Distretto Regionale Biologico “Sardegna Bio” e della Rete Nazionale dei Distretti Biologici d’Italia. In Sardegna sono il co-organizzatore delle manifestazioni di grande successo quali il Cagliari International Wine&Food Festival e del Concorso Enologico Nazionale e Internazionale “Vermentino”. Dal 2022 sono impegnato nella promozione del biologico italiano con un progetto dal nome “Bio in Tour”.