Spesso vado a Contessa Entellina per il solo motivo di comprare la Vastedda del Belìce e il vino biologico di Nino Colletti.
Poi corro alla mia Chiusa Sclafani e acquisto la mitica Ranza e xura (Ranza e sciura): il paranzo è servito.
Tutti questi chilometri per una pranzo? Si! Mangiare per me è un rito, una rievocazione. Questi sono alcuni dei miei ricordi d’infanzia e per tornare a trovare il mio passato faccio questo piacevole sforzo.
Il percorso è meraviglioso. L’area dei monti Sicani (Parco) è una continua riscoperta, tra il fiume Sosio e Monte Genuardo trovi tutto quello che una persona umana desidera, compreso le ciliegie, quelle meravigliose della mia Chiusa Sclafani.
Ma torniamo alla Guastedda del caseificio biologico Pollicino. Dicono che : “E’ un’azienda che a fatto bandiera del suo legame con le antiche tradizioni per la produzione dei suoi formaggi. Il caseificio utilizza il latte delle proprie pecore che vengono allevate in loco, una razza autoctona della Valle del Belìce, da sempre nota per la sua produzione abbondante di latte, di qualità eccellente per la caseificazione”. Vi giuro: è tutto vero, anzi verissimo. Tra l’altro, la produzione aziendale del caseificio Feudo Pollichino è incentrata su prodotti Biologici e Dop. L’azienda fa parte del Consorzio di tutela del Pecorino Siciliano Dop e Vastedda della Valle del Belice Dop. Fate un salto da quelle parti e non rimarrete delusi. Ciao !
Agronomo, storico dell’enogastronomia mediterranea, scrittore e giornalista. E’ stato presidente regionale dell’ARGA, Associazione Regionale dei Giornalisti esperti in agricoltura, ambiente, agroalimentare, turismo rurale, pesca e territorio, organo di specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa, scrive per diverse testate giornalistiche nazionali. E’ presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’Accademia Internazionale Epulae, segretario generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti e Scrittori di Turismo (Flai – Fijet). Ha insegnato Enogastronomia, Vitivinicoltura, Agroalimentare e Turismo Rurale (Terza area) presso gli Istituti Professionali Alberghieri ed Agrari: Paolo Borsellino di Palermo, Ugo Mursia, Sen. G. di Molinari di Sciacca e Calogero Don Vincenti di Bisacquino, nonché in diversi corsi di formazione di Enti Professionali. E’ stato componente come giurato di diverse gare enogastronomiche a carattere nazionale.
Ha al suo attivo diverse pubblicazioni come: I prodotti dell’Isola del sole, Sicilia Rurale, Guida all’Agriturismo siciliano, edizione 2007 e 2008, La Sicilia a cavallo, Sicilia the Excelland, Guida alle agevolazioni contributive e creditizie in agricoltura, per conto della Regione Siciliana; La Riserva Naturale Orientata dei Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio; La Riserva Naturale Orientata di Monte Carcaci; La Riserva Naturale Orientata di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, per l’Istituto Poligrafico Europeo; Il Parco dei Monti Sicani, Edizione Sikana Progetti d’Arte; I pani votivi di S. Giuseppe a Chiusa Sclafani e la mostra etnografica di Palermo (1891/92), Ispe Archimede; Atlante del pane di Sicilia, per il Consorzio “Gian Pietro Ballatore”; Cento e più idee per valorizzare le aree rurali, Ed. Ispe Archimede; Cuscus: Storia, cultura e gastronomia, Casa Editrice AGRA Roma; I frutti di Sicilia nell’opera di Gianbecchina con testi di Mario Liberto, Andrea Camilleri, Maria Luisa Spezzani, per il Consorzio Agrario di Palermo; Legumi: gioielli d’Italia, Casa Editrice AGRA Roma; La cucina dei Monsù nel Regno delle Due Sicilie, Ed. Kalòs; Couscous Koinè culturale dei popoli, Ed. Kalòs; Legumi sostenibili: buoni per buongustai, vegetariani e vegani.