Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale europea del 20 Novembre 2020 (GUUE C 395 del 20/11/2020) la domanda di registrazione della denominazione Pistacchio di Raffadali, ai sensi dell’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, è a un passo del riconoscimento del prestigioso riconoscimento comunitario.
Seguiranno ancora novanta giorni, così come prevista dalla normativa europea dalla pubblicazione in Gazzetta, ed in assenza di obiezioni da parte degli altri Stati Europei, perché l’eccellenza agroalimentare siciliana possa essere iscritta nel Registro europeo delle Denominazioni d’origine e Indicazioni geografiche protette (Dop e Igp).
Un traguardo che è fondamentale per tutelare questo patrimonio alimentare che ha visto in questi ultimi anni tentativi di imitazione e falsificazioni.
Per Calogero Frenda (Presidente Associazione per la tutela del Pistacchio di Raffadali): “E’ una sensazione meravigliosa, dopo tanti anni di dure lotte si è realizzata qualcosa di straordinario per questo territorio. Un successo che va spartito con tutto il gruppo di lavoro: Salvatore Gazziano, Carmelo Bruno e Franco Nocera ma anche con tutti i soci e le amministrazioni locali”. Ed ancora: ”I nostri sacrifici sono stati ripagati, ora bisogna puntare al rafforzamento commerciale e sono sicuro che la Dop sarà la chiave che ci farà entrare e rafforzare in tutti i mercati internazionali”.
L’associazione del Pistacchio di Raffadali è presente in 33 comuni agrigentini ed è costituita da 110 soci con una superficie di circa 500 ettari. All’interno della compagine si trovano anche 10 trasformatori, la qualcosa fa ben sperare per l’intera produzione, verde e trasformata.
Il valore aggiunto del prestigioso riconoscimento comunitario riguarderà anche l’intera produzione dolciaria agrigentina che vanta delle eccellenze nell’intera provincia.
Con una punta di orgoglio Renda conclude dicendo che: “l’Associazione per la tutela del Pistacchio di Raffadali ha anche in gestione il pistacchieto del Parco della Valle dei Templi di Agrigento che costituisce un fiore all’occhiello sia per le varietà antiche recuperate, ma per l’impatto culturale e turistico che la gestione può avere”.
Agronomo, storico dell’enogastronomia mediterranea, scrittore e giornalista. E’ stato presidente regionale dell’ARGA, Associazione Regionale dei Giornalisti esperti in agricoltura, ambiente, agroalimentare, turismo rurale, pesca e territorio, organo di specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa, scrive per diverse testate giornalistiche nazionali. E’ presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’Accademia Internazionale Epulae, segretario generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti e Scrittori di Turismo (Flai – Fijet). Ha insegnato Enogastronomia, Vitivinicoltura, Agroalimentare e Turismo Rurale (Terza area) presso gli Istituti Professionali Alberghieri ed Agrari: Paolo Borsellino di Palermo, Ugo Mursia, Sen. G. di Molinari di Sciacca e Calogero Don Vincenti di Bisacquino, nonché in diversi corsi di formazione di Enti Professionali. E’ stato componente come giurato di diverse gare enogastronomiche a carattere nazionale.
Ha al suo attivo diverse pubblicazioni come: I prodotti dell’Isola del sole, Sicilia Rurale, Guida all’Agriturismo siciliano, edizione 2007 e 2008, La Sicilia a cavallo, Sicilia the Excelland, Guida alle agevolazioni contributive e creditizie in agricoltura, per conto della Regione Siciliana; La Riserva Naturale Orientata dei Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio; La Riserva Naturale Orientata di Monte Carcaci; La Riserva Naturale Orientata di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, per l’Istituto Poligrafico Europeo; Il Parco dei Monti Sicani, Edizione Sikana Progetti d’Arte; I pani votivi di S. Giuseppe a Chiusa Sclafani e la mostra etnografica di Palermo (1891/92), Ispe Archimede; Atlante del pane di Sicilia, per il Consorzio “Gian Pietro Ballatore”; Cento e più idee per valorizzare le aree rurali, Ed. Ispe Archimede; Cuscus: Storia, cultura e gastronomia, Casa Editrice AGRA Roma; I frutti di Sicilia nell’opera di Gianbecchina con testi di Mario Liberto, Andrea Camilleri, Maria Luisa Spezzani, per il Consorzio Agrario di Palermo; Legumi: gioielli d’Italia, Casa Editrice AGRA Roma; La cucina dei Monsù nel Regno delle Due Sicilie, Ed. Kalòs; Couscous Koinè culturale dei popoli, Ed. Kalòs; Legumi sostenibili: buoni per buongustai, vegetariani e vegani.