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Beverages: Storie e Racconti

Cocktail o polibibite?
Beverages: Storie e Racconti, Parliamone in Prima Pagina

Cocktail o polibibite?

Cocktail o polibibite? Si pensa si sogna e si agisce secondo quel che si beve e si mangia"(Filippo Tommaso Marinetti )L’artista Luigi Colombo, in arte Fillìa , e l'architetto Nicolay Diulgheroff convinsero Angelo Giachino, proprietario del locale di via Vanchiglia n.2 a Torino, ad aprire il primo ristorante futurista: la Taverna del Santopalato. Si trattò dell’unico esempio di ristorante futurista, inaugurato nel marzo del 1931. L’evento venne accolto con molta enfasi dalla stampa, si trattò di un avvenimento epocale. L’ambientazione del locale era simile al ventre, in alluminio, di un sommergibile, con colonne luminose e occhi metallici sulle pareti. L’originale iniziativa ebbe, però, vita breve e nell’arco di un paio d’anni chiuse i battenti.I piatti della cucina futurista ri...
Il Vermut:
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Il Vermut:

dal vino all’assenzio dei Romani al Vermouth di Torino IGPIl più celebre tra i vini aromatizzati italiani è senz’altro il Vermut, o Vermouth secondo la dizione di origine francese, termine che deriva dal tedesco Wermut e si riferisce al suo principale aromatizzante l’Artemisia absinthium. Nota con il nome comune di Assenzio vero o Assenzio romano, appartiene al genere delle Asteracee. E’ una pianta erbacea perenne, conosciuta per gli usi medicamentosi, in particolare per le finalità diuretiche e toniche, nonché in campo liquoristico per le particolari note amare e aperitive in grado di stimolare la secrezione gastrica, con conseguente stimolo dell’appetito.Nel V secolo a.C. già Ippocrate, padre della medicina, usava preparare un vino aromatizzato a base di Artemisia e Dittamo c...
La MOKA: dal caffè all’Herbal mixology
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La MOKA: dal caffè all’Herbal mixology

a cura di Sandra IanniDall’invenzione di Alfonso Bialetti all’utilizzo della moka in cucina e nella preparazione di cocktailNel 1933 il piemontese Alfonso Bialetti inventò la moka1, la caffettiera che rivoluzionò per sempre il metodo di preparazione del caffè, che fino a quel momento veniva fatto con la caffettiera napoletana, la cosiddetta cuccuma o cuccumella. Bialetti dopo aver trascorso diversi anni a lavorare in Francia, in fabbriche di alluminio, intorno agli anni Venti iniziò a cimentarsi nella creazione di una particolare caffettiera traendo ispirazione dalla lisciveuse. Cioè un pentolone utilizzato nei primi anni del Novecento per lavare i panni, costituito da un grande secchio di acciaio, con un tubo cavo centrale che aveva la parte superiore forata, al cui interno si...