Chi ha conosciuto in Italia Benedetta Jasmine Guetta non può essere sorpreso dalla sua recente prodezza editoriale, il libro “Cooking alla Giudia” pubblicato in inglese a New York dalla Artisan Books, che ora abita in California e scrive di Food a tempo pieno. Figura poliedrica, ricercata professionista di marketing online a livello internazionale con esperienza nel più grande gruppo assicurativo europeo nonché in contesti diversi, dall’editoriale al Food&Beverage, dotata di un solido carisma che si esprime soprattutto con la conoscenza profonda del settore e un’insofferenza per le convenzioni inutili e dannose per ottenere gli obiettivi, ha sempre avuto il coraggio di dire pane al pane e vino al vino e di cambiare lavoro quando le condizioni e i condizionamenti non le permettevano di esprimersi al massimo. Ma il filo conduttore della sua vita, capace di trasformare un semplice hobby nella professione di blogger molto seguita come a pochi fortunati riesce di fare, è la passione per la cucina e per le ricette, che ma scrivere sempre con chiarezza e illustrare abbondantemente passo dopo passo.
Questo recentissimo libro di 350 pagine che reca come sottotitolo “Una celebrazione del cibo ebraico in Italia” fa venire l’acquolina in bocca anche per la quantità e l’alta qualità delle immagini fotografiche a corredo. Si apre con un’introduzione ragionata all’eredità culinaria della cultura ebraica in Italia, esponendo una breve storia attraverso i secoli degli ebrei e della loro cucina, con la missione di non far scomparire tradizioni tramandate di generazione in generazione che rischiano di venir meno nell’epoca della globalizzazione e a causa delle dimensioni ristrette della comunità ebraica in Italia. Le prime pagine del libro riportano gli ingredienti e alcuni suggerimenti sul loro uso, seguite da una descrizione degli utensili necessari per portare a compimento le ricette descritte, e subito pronti…via! si parte con le ricette, ciascuna di un paio di pagine con illustrazioni. Solo gli antipasti sono 18 e hanno anche forti connotaizoni regionali. Seguono le sezioni dedicate a zuppe e minestre; pasta e riso; pollame e pesce; manzo, vitello e agnello; contorni; dolci; biscotti e dolcetti per finire con il pane. Il libro si conclude con una robusta bibliografia e un indice ordinato. Val la pena di conoscere l’inglese per apprezzare questo libro in Italia, ma è anche un’idea originale di regalo per amici stranieri che amano il cibo italiano e sono curiosi dell’argomento.
Info:
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.