Piante: usi e curiosità

UNA CENA FLOREALE RACCONTATA
Chiacchierando di Gusto, Piante: usi e curiosità

UNA CENA FLOREALE RACCONTATA

Una cena a tema in occasione della presentazione del mio libro sui fiori commestibili a cura del Rotary Club, delegazione di Cerveteri-Ladispoli, si è rivelata una grande ed entusiasmante esperienza. Sicuramente ha contribuito la suggestiva ed elegante struttura Villa dei Desideri, un gioiello nato a Cerveteri (Roma), nel 2014, dall’idea del giovane imprenditore Claudio Di Prete. Il quale ha realizzato un giardino botanico, popolato da centinaia di palme e di rose, e creato un locale esclusivo ed affascinante, coniugando perfettamente: natura, eleganza, accoglienza e buon cibo. Senz’altro determinante, per la perfetta riuscita della serata, è stata la creatività e la professionalità dello chef Dario Tempestini, sempre alla costante ricerca di abbinam...
CULTURA ENOGASTRONOMICA:   FAME DI FIORI – Nutrirsi di bellezza.
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CULTURA ENOGASTRONOMICA: FAME DI FIORI – Nutrirsi di bellezza.

Sandra Ianni Voglio condividere con voi lettori di Epulae News e con gli Amici di Epulae la gioia per l’uscita del mio nuovo libro. L’argomento verte sull’utilizzo dei fiori in cucina, il  titolo: FAME DI FIORI. Nutrirsi di bellezza“Il pane nutre il corpo, certo, ma i fiori nutrono anche l’anima”  è questo il messaggio del libro che affronta ottanta fiori commestibili, tra spontanei e coltivati, raccontando le origini della pianta, l’etimologia, i miti, le leggende e le curiosità oltre agli usi gastronomici. Sono ricomprese oltre ottanta ricette, con indicazione degli ingredienti per quattro persone e le modalità di preparazione. Vi lascio qualche anticipazione. Ecco l’abstract:Un libro dedicato a chi ama conoscere e raccogliere i fiori selvatici, a chi non è mai s...
Nasturzio: pianta dalle mille virtù.
Piante: usi e curiosità

Nasturzio: pianta dalle mille virtù.

Nasturzio: pianta dalle mille virtù. Di Sandra Ianni, sommelier ed esperta di cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche.  Il nasturzio è una pianta bella, versatile, dotata di ottime proprietà oltre ad essere completamente commestibile. Il nome scientifico è Tropaeolum, noto anche come Tropeolo; il nome deriva dal greco tropaion e dal latino tropaeum che significa trofeo, cioè il palo sulla cui cima, nel mondo classico, si legavano gli elmi e gli scudi dei nemici sconfitti in battaglia ed è proprio il modo in cui cresce la pianta a ricordare tale disposizione. Originario del Sud America ha saputo presentarsi in Europa con le denominazioni volgari più disparate. Cardamindo è il nome più antico e risale alla ...
Il sambuco una pianta magica anche in cucina?
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Il sambuco una pianta magica anche in cucina?

Il Sambuco, Sambucus nigra, è un arbusto, alto fino a 9 metri, con tronco eretto e ramificato già dalla base; è sinuoso e spesso biforcato, ha rami grossi con corteccia grigia, e piccole lenticelle, con andamento arcuato e ricadente. E’ molto comune nelle nostre campagne, lo troviamo lungo i bordi delle strade, nei fossi, accanto ai vecchi ruderi, ai margini dei boschi. Predilige esposizioni fresche, un terreno fertile e umido. Nei rami più vecchi si possono creare cavità interne che nel passato hanno reso possibile l’utilizzo per ricavarne flauti, fischietti e cerbottane. La chioma si presenta espansa, densa e globosa. Oltre ai piccoli fiori bianchi raccolti in racemi presenta frutti, piccole drupe globose, prima verdi poi viola-nerastre, raggruppate in infruttescenze su peduncoli ro...
I PAPAVERI SON ALTI ALTI …
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I PAPAVERI SON ALTI ALTI …

I PAPAVERI SON ALTI ALTI …Storia, utilizzi e curiosità sul papavero di Sandra Ianni. Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti. E tu sei piccolina, e tu sei piccolina…Così cantava negli anni Cinquanta la nota cantante Nilla Pizzi. In realtà non sempre i papaveri sono alti, anzi non superano i settanta centimetri ma sicuramente costituiscono una pianta dalle molteplici varietà. Probabilmente la canzone della Pizzi alludeva agli “alti papaveri”, locuzione usata per indicare personaggi importanti. Tale uso sembra derivare da un episodio del quale fu protagonista Tarquinio il Superbo, uno dei re di Roma, che per indicare al figlio Sesto il modo più idoneo per conquistare una città, affermò che occorreva uccidere gli uomini che rappresentavano le più alte cariche, e nell’affermare ciò c...
VIOLETTA
Piante: usi e curiosità

VIOLETTA

Dalla mitologia alla gastronomia, dalla storia alla profumeria La violetta appartiene alla famiglia delle Violacee che comprende più di cinquecento specie tra cui la Viola odorosa, nota anche come viola mammola, che si trova in primavera lungo i sentieri, nei prati e nelle zone umide. La violetta di Parma è la Viola odorata pallida plena, dal fiore doppio, di colore azzurrato con piccoli puntini rossi al centro, originaria dell’Asia Minore e arrivata in Italia grazie ai Veneziani. Numerose sono le specie presenti allo stato spontaneo: Viola hirta, canina, alba, riviniana, arvensis, reichenbachiana… Esiste anche la Viola tricolor o viola del pensiero o pensée. La violetta costituisce il fiore che come pochi altri rappresenta un elogio alla stagione primaverile e, metaforicamente, alla rin...
L’asparago: tipologie e notizie
Piante: usi e curiosità

L’asparago: tipologie e notizie

L’asparago, cioè l’Asparagus officinalis, è una pianta orticola originaria dell’Asia, il cui nome deriverebbe dal persiano asparag che significa germoglio. Successivamente i Greci vi si riferirono con il termine asparagos che significa “pieno di linfa”. L’asparago era già noto, come pianta spontanea, sin dal tempo degli Egizi, che ne diffusero la coltivazione nel bacino del Mediterraneo. I primi documenti letterari relativi a questo ortaggio sono da attribuire al greco Teofrasto nel IV secolo a.C. mentre Catone e Plinio furono i primi ad affrontare l’argomento sotto il profilo agronomico. Gli asparagi, infatti, erano ben noti ai Romani che li coltivavano e ne apprezzavano anche gli innumerevoli aspetti medicinali. In Francia si cominciò a coltivarli a partire dal XV secolo, nel XVI ...
CAVOLO: un ortaggio protagonista in cucina, nella pittura e in numerosi modi di dire
Piante: usi e curiosità

CAVOLO: un ortaggio protagonista in cucina, nella pittura e in numerosi modi di dire

Il termine generico cavolo, deriva dal latino caulis (fusto, stelo) e floris (fiore), il nome scientifico è Brassica oleracea, appartiene alla grande famiglia delle brassicacee o crucifere che comprendono dalla rucola alle rape, dai ravanelli al cavolfiore. Esistono molte varietà selvatiche e numerosissime sono quelle coltivate che si differenziano nella forma, nel colore e nel gusto. Tra le più comuni: cavolo broccolo, broccoletto, cavolfiore ocavolo bianco, cavolini di Bruxelles, cavolocappuccio, cavolo nero o toscano e cavolo rapa; tanto per citarne solo alcuni tra i più noti. Si tratta di ortaggi tipicamente invernali di cui si consumano le foglie o le infiorescenze non ancora giunte a maturazione. Ecco uno schema che rende estremamente semplice visualizzare l’evoluzione del cavolo sel...
IL CARCIOFO NELLA STORIA E NELL’ARTE
Piante: usi e curiosità

IL CARCIOFO NELLA STORIA E NELL’ARTE

Il carciofo (Cynara scolymus) costituisce una tipica pianta dell’area mediterranea. Già dal IV secolo a.C. gli Arabi lo coltivavano sotto il nome di al-karshuf o ardi-shoki, il cui significato rimanda a spina di terra e pianta che punge. Il carciofo è sempre stato, ampiamente apprezzato, sin dagli albori della civiltà, grazie alle sue virtù nutrizionali e alle indiscutibili qualità organolettiche. La pianta non poteva non essere citata anche nella mitologia, infatti Cynara, era una bellissima ninfa, che divenne, come spesso accadeva alle ninfe, la prediletta di Giove. Quest’ultimo arrabbiato e indispettito dall’indifferenza di Cynarala trasformò, per ripicca, in un carciofo: pianta spinosa e sostenuta, a ricordare per sempre il carattere non accomodante dell’affascinante ninfa. ...
Salvia: storia di un’aromatica
Piante: usi e curiosità

Salvia: storia di un’aromatica

La salvia appartiene alla famiglia delle Laminacee e si compone di almeno novecento specie e migliaia di varietà. Pianta aromatica mediterranea conosciuta fin dall’antichità, per i Romani era una pianta sacra e ne codificarono la raccolta con un esclusivo rituale. Un’antica leggenda cristiana racconta che a questa pianta furono attribuite qualità terapeutiche, in quanto i suoi fiori erano stati il giaciglio di Gesù bambino, nelle soste della sacra famiglia, durante la fuga in Egitto. La Scuola Medica Salernitana, una delle più famose del Medioevo, depositaria della conoscenza medica dell'antichità, aveva dato a questa pianta il nome di Salvia salvatrix cioè Salvia che salva. Ad essa dedicarono il capitolo n. 60 del Regimen Sanitatis Salernitanum, che inizia testimoniando ...